Tachicardia parossistica sopraventricolare (TPSV)

In breve

Le TPSV sono aritmie cardiache che originano nella parte "alta" del cuore, gli atrii, causando un rapido aumento del battito, fino a 200 bpm, che inizia e finisce bruscamente. Colpiscono persone di tutte le età, spesso benigne ma con sintomi fastidiosi come palpitazioni e dolore toracico. Le cause includono anomalie congenite e stress. Il trattamento varia da cambiamenti dello stile di vita e farmaci fino all'ablazione con catetere, che distrugge il tessuto anomalo. Con diagnosi e cura adeguate, è possibile vivere una vita normale.

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Autore: Dott. Antonio Scalone

Le tachicardie parossistiche sopraventricolari (TPSV) sono un gruppo di aritmie cardiache che originano sopra i ventricoli, cioè nella parte alta del cuore. Si manifestano con un improvviso e rapido aumento del battito cardiaco, che può raggiungere anche frequenze molto alt. Questo episodio di battito accelerato inizia e termina bruscamente, motivo per cui viene definito "parossistico".

Le TPSV possono colpire persone di tutte le età e, sebbene siano spesso benigne, possono causare sintomi fastidiosi e, in alcuni casi, rappresentare un rischio per la salute. Tra i sintomi più comuni vi sono palpitazioni, sensazione di battito irregolare, mancanza di respiro, dolore toracico, vertigini e talvolta svenimenti.

Le cause delle TPSV possono essere varie. Possono derivare da anomalie congenite del sistema elettrico del cuore, fattori genetici, stress, consumo eccessivo di caffeina o alcol, uso di certi farmaci o altre patologie cardiache preesistenti come la cardiopatia ischemica o l'insufficienza cardiaca.

Come di trattano e cosa può fare il mio cardiologo?

Il trattamento delle TPSV dipende dalla frequenza e dalla gravità degli episodi e dai sintomi associati. Diverse opzioni terapeutiche possono essere adottate in base alle esigenze specifiche del paziente. Alcune tecniche fisiche, come la manovra di Valsalva, possono aiutare a interrompere un episodio di TPSV stimolando il nervo vago, che può rallentare il battito cardiaco.

Il cardiologo può in alcuni casi prescrivere farmaci antiaritmici per controllare il ritmo cardiaco. Tra i farmaci più comuni vi sono i betabloccanti, i calcio-antagonisti, la flecainide ed il propafenone. Nei casi in cui le TPSV sono frequenti e i sintomi sono gravi, si può ricorrere a una procedura chiamata ablazione transcatetere. Questa tecnica minimamente invasiva prevede l'inserimento di un catetere nel cuore attraverso un vaso sanguigno. Una volta raggiunto il punto di origine dell'aritmia, il catetere emette energia (radiofrequenza o crioablazione) per distruggere il tessuto anomalo, eliminando così la causa dell'aritmia. L'ablazione ha un'alta percentuale di successo e può fornire una soluzione definitiva alle TPSV. 

Con una diagnosi accurata e un trattamento adeguato, la maggior parte delle persone con TPSV può vivere una vita normale e attiva. È importante seguire le indicazioni del cardiologo e sottoporsi a regolari controlli medici per monitorare la condizione e adeguare il trattamento se necessario.

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