Autore: Dott. Antonio Scalone
Il cardiopalmo è una condizione caratterizzata dalla percezione anomala e spesso sgradevole del battito cardiaco. Può manifestarsi come un’accelerazione improvvisa del cuore, palpitazioni, battiti irregolari o sensazione di cuore in gola. Questa condizione può essere transitoria e innocua, ma a volte può indicare un problema cardiaco sottostante.
Le cause del cardiopalmo sono molteplici e possono variare da condizioni fisiologiche a patologie più serie. Tra le cause fisiologiche troviamo stress, ansia, esercizio fisico intenso e consumo eccessivo di caffeina o alcol. In questi casi, il cardiopalmo può essere temporaneo e risolversi senza trattamento. Tuttavia, in alcuni casi, il cardiopalmo può essere sintomo di patologie cardiache come aritmie, cardiopatie ischemiche, insufficienza cardiaca o valvulopatie.
Le aritmie, ad esempio, sono tra le cause più comuni di cardiopalmo. Possono essere causate da anomalie nella conduzione elettrica del cuore, che portano a battiti irregolari o troppo veloci. Anche le cardiopatie ischemiche, che si verificano quando il flusso di sangue al cuore è ridotto a causa di arterie coronarie ristrette o bloccate, possono provocare cardiopalmo. In questi casi, il cuore non riceve abbastanza ossigeno, causando un funzionamento anomalo. L'insufficienza cardiaca, una condizione in cui il cuore non riesce a pompare efficacemente il sangue, e le valvulopatie, malattie delle valvole cardiache, sono altre patologie che possono manifestarsi con sintomi di cardiopalmo.
Cosa può fare il mio cardiologo?
Quando il cardiopalmo diventa frequente, persistente o è accompagnato da altri sintomi preoccupanti come dolore toracico, mancanza di respiro, svenimenti o vertigini, è fondamentale consultare un cardiologo. Questo specialista sarà in grado di eseguire una valutazione approfondita per determinare la causa del cardiopalmo e proporre il trattamento più appropriato.
Il cardiologo inizia solitamente con una dettagliata anamnesi del paziente, raccogliendo informazioni sui sintomi, la loro durata e frequenza, e su eventuali fattori scatenanti. Successivamente, eseguirà un esame fisico e potrà richiedere una serie di test diagnostici per valutare la funzionalità cardiaca. Tra i test più comuni ci sono l'elettrocardiogramma (ECG), che registra l'attività elettrica del cuore, e l'ecocardiogramma, che utilizza ultrasuoni per visualizzare le strutture cardiache e il flusso sanguigno.
In alcuni casi, può essere necessario monitorare il cuore per un periodo prolungato utilizzando un dispositivo chiamato Holter, che registra l'attività cardiaca per 24-48 ore o più. Questo permette di identificare aritmie che possono non essere evidenti durante un ECG di breve durata. Inoltre, il cardiologo può prescrivere un test da sforzo, dove l'attività cardiaca viene monitorata mentre il paziente esegue esercizi fisici controllati, per valutare la risposta del cuore allo stress.
Una volta identificata la causa del cardiopalmo, il cardiologo può proporre diverse strategie di trattamento. Se il cardiopalmo è causato da aritmie, il medico può prescrivere farmaci antiaritmici per stabilizzare il ritmo cardiaco. In alcuni casi, può essere necessario impiantare un pacemaker, un dispositivo che aiuta a regolare i battiti cardiaci. Nei casi più gravi, dove il cardiopalmo è causato da patologie come le valvulopatie o le cardiopatie ischemiche, possono essere necessari interventi chirurgici per riparare o sostituire le valvole cardiache o per ripristinare il flusso sanguigno attraverso le arterie coronarie.
Con una diagnosi accurata e un trattamento adeguato, è possibile gestire efficacemente il cardiopalmo, migliorando la qualità della vita dei pazienti. È fondamentale seguire le indicazioni del cardiologo e sottoporsi a regolari controlli per monitorare la condizione e adeguare il trattamento se necessario.